LA PIZZA
Già abbiamo fatto cenno che Gaeta conserva nel suo Codex Diplomaticus la più antica testimonianza della pizza nel mondo. Il documento dell'anno 997 dimostra la voluttuosità e l'importanza di tale cibo, visto che esso è utilizzato per il pagamento in natura dell'affitto di un mulino, insieme a: spatula de porco, lumbum e pulli.
(Codex Diplomaticus Cajetanus - Doc XCVI).
Per la pizza occorre una farina di grano molto fine (fiore), che era abbondantemente disponibile per la facilità con cui il grano veniva macinato nei vicini mulini ad acqua di Mola (attuale Formia) e sul fiume Garigliano. La macinazione avveniva quindi con energia naturale e non animale o umana e quindi si riusciva facilmente ad ottenere una farina molto sottile.
La pizza è quella bianca, cioè senza il pomodoro arrivato in Europa dopo la scoperta dell'America e diffusosi solo nel XIX secolo.